Oggi l’Università Popolare di Milano è attenta nel cogliere le trasformazioni sociali in atto unitamente alla diversificazione delle richieste formative provenienti dal mondo del lavoro.
È oggi che la nostra Università coglie i frutti di uno straordinario lavoro che si è dipanato su tre importanti direttrici: la Conferenza Nazionale delle Università Popolari, lo straordinario impegno dell’avvocato Tina Lagostena Bassi come magnifico Rettore della nostra Università e la vocazione internazionale che l’ha sempre distinta fin dagli albori della sua fondazione.
La Conferenza Nazionale Università Popolari Italiane (CNUPI) è un'organizzazione italiana che promuove l'educazione e la formazione per adulti attraverso le università popolari. Fondata nel 1980, la CNUPI ha come obiettivo principale la promozione dell'educazione permanente e continua, il miglioramento delle competenze dei cittadini e l'inclusione sociale attraverso l'apprendimento.
La CNUPI organizza annualmente una conferenza nazionale, durante la quale rappresentanti delle università popolari italiane, associazioni di volontariato, enti pubblici e privati e altri stakeholder discutono i temi dell'educazione degli adulti, della formazione e dell'inclusione sociale. Tra i temi discussi durante la conferenza ci sono la formazione professionale, l'alfabetizzazione digitale, l'educazione alla cittadinanza attiva, la cultura e l'arte, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile.
La conferenza rappresenta un'importante occasione per gli attori del settore dell'educazione degli adulti di confrontarsi, scambiare idee e promuovere le buone pratiche. Inoltre, la CNUPI organizza anche altre iniziative e attività durante l'anno, tra cui seminari, workshop e corsi di formazione per gli insegnanti e gli educatori delle università popolari italiane.
La CNUPI, grazie all’infaticabile e prezioso lavoro svolto anche oggi dal Professor Giancarlo Rinaldi nella sua qualità di Presidente della Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane, ha dimostrato in questi anni non solo di essere la nostra naturale casa e punto di riferimento normativo e formativo, ma di avere a cuore nel difendere e nel tutelare le università popolari lo stesso forte spirito che contraddistinse il movimento nella creazione di queste università.
Tina Lagostena Bassi è stata una figura di spicco del panorama giuridico italiano. Nata a Trieste nel 1924, ha studiato giurisprudenza all'Università di Roma e si è laureata nel 1946. Dopo la laurea, ha intrapreso la carriera di avvocato e si è specializzata in diritto civile, commerciale e del lavoro.
Lagostena Bassi è stata anche attiva in politica, facendo parte del Partito Socialista Italiano. Nel 1979 è stata eletta al Parlamento europeo e ha rappresentato l'Italia in questa istituzione per diversi anni.
La Lagostena Bassi è stata anche un'attivista per i diritti delle donne e ha dedicato la sua vita alla promozione dell'uguaglianza di genere. Ha fondato l'Associazione Donne Giuriste Italiane nel 1961 e ha promosso numerosi progetti per migliorare la situazione delle donne nel mondo del lavoro e nella società in generale.
Da Rettore della nostra Università, coadiuvata con Marco Grappeggia, è stata colei che ha portato, con il suo sforzo e il suo lavoro, a dar vita al provvedimento amministrativo 313/11 sul riconoscimento dei titoli di studio recependo interamente la Convenzione di Lisbona.
Un successo, quello ottenuto da Tina Lagostena Bassi, che premia non solo il lavoro dell’Università e dei suoi collaboratori, ma soprattutto il suo come Magnifico Rettore della nostra Università.
Nel corso degli anni, l'UPM ha sviluppato una serie di rapporti internazionali con altre istituzioni di formazione, organizzazioni non governative e movimenti sociali, al fine di promuovere lo scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche.
All’interno di questa straordinaria vocazione internazionale, l’Università Popolare di Milano ha lanciato un concetto affascinante ed impegnativo: University Without Walls.
Il concetto di "University Without Walls" (Università senza mura) è stato introdotto dall'UPM negli anni '70 come un modo per enfatizzare il suo impegno a fornire educazione e formazione accessibili e aperte a tutti, indipendentemente dall'età, dal livello di istruzione o dalle limitazioni geografiche. L'idea è quella di superare le barriere tradizionali dell'istruzione formale, portando l'apprendimento e la conoscenza direttamente alle persone attraverso una serie di attività, tra cui corsi, laboratori, seminari e workshop.
L'Università Popolare di Milano ha sviluppato una serie di rapporti internazionali con istituzioni simili in Europa, America Latina, Asia e Africa, e ha partecipato a progetti e programmi internazionali di scambio di studenti e docenti, cooperazione e sviluppo, e promozione dell'educazione e della cultura.
Inoltre, l'Università Popolare di Milano ha sviluppato una serie di partnership e accordi con organizzazioni non governative e movimenti sociali, al fine di promuovere la partecipazione attiva e la cittadinanza attiva. L'obiettivo è quello di incoraggiare le persone a diventare agenti di cambiamento nella propria comunità, attraverso la formazione, l'informazione e la mobilitazione.
Per tanto, l'Università Popolare di Milano rappresenta un modello di istruzione non formale che cerca di superare le barriere tradizionali dell'istruzione, promuovendo l'educazione e la formazione accessibili a tutti. La sua idea di "University Without Walls" si concentra sull'importanza dell'apprendimento e della conoscenza come strumento per il cambiamento sociale e la partecipazione attiva dei cittadini.